venerdì 23 novembre 2012

Castagnaccio pugliese di Gia.Da

Anche questa una ricetta pubblicata tempo fa, che faccio in continuazione e piace sempre a tutti!!!
E, poichè è tempo di castagne ed è arrivata la farina nuova (di castagne), vi consiglio di provarla!!


A dire il vero non sapevo neanche che esistesse un castagnaccio pugliese! Poi, in questa discussione fatta su Coquinaria, mi si è aperto un mondo. Da quello che ho capito è un'usanza del barese.. Più che un castagnaccio, una torta al cioccolato fatta con farina di castagne. La cosa mi ha incuriosito molto e così ho voluto provare questa ricetta propostaci da Gia.Da al link di cui sopra. Per la ricetta originale cliccate sul link segnalato e andate in seconda pagina. Io ho fatto metà dose e aumentato un po' i liquidi che mi pareva ci volesserro. Si sa, in queste cose dipende molto dalle farine ;))


Castagnaccio di Gia.Da
125 gr farina 00
125 gr farina di castagne
150 gr zucchero
 50 ml olio oliva
 25 gr cacao amaro
  2 uova
300 ml latte
1 bustina lievito, aroma vaniglia, buccia di limone

Mescolare le uova e lo zucchero con una frusta, a mano, ma esprimetevi come meglio preferite ;)
Aggiungere l'olio, le farine, il cacao e il lievito setacciati insieme e alternare col latte. Versare in una teglia possibilmente quadrata o rettangolare e infornare a 180° per la solita mezz'ora. Io di solito mi tengo sui 160° perchè, col mio forno, è meglio così. Anche voi, regolatevi di conseguenza.
Quando si sarà raffreddata, spolverare con abbondante zucchero a velo.


E' molto buona, ve la consiglio!
Buona giornata a tutte ;)

mercoledì 21 novembre 2012

Marmellata e gelatina di Mele Cotogne

Anche questa ricetta viene dal vecchio blog.
Mi sbrigo a ripubblicarla perchè è ancora tempo di cotogne e queste due ricette potrebbero essere utili a qualcuno. Una felice serata a tutti!



Marmellata di mele cotogne
1 kg di mele cotogne
600 gr zucchero
succo di limone

  • Affettare le mele e metterle in pentola.
  • Coprirle d'acqua e cuocere finchè diventano piuttosto tenere.
  • Passarle al passaverdure e rimetterle a cuocere sul fuoco con lo zucchero e il limone.
  • La marmellata è pronta quando sarà diventata come quella che vedete in foto : )

Gelatina di cotogne
  • Usate i torsoli delle mele cotogne usate per la marmellata. Teneteli con un po' di polpa
  • Metterli in pentola e ricoprirli d'acqua. Far cuocere per parecchio tempo. Non devono solo intenerirsi, ma anche cedere il più possibile delle loro proprietà all'acqua che li annega.
  • Quando l'acqua sarà diventata rosea e profumata, scolare la frutta da un passino bello stretto. L'acqua che ne risulterà dovrà essere il più limpida possibile. 
  • A questo punto pari peso di acqua e zucchero, cioè
1 litro di acqua di cottura delle cotogne
1 kg di zucchero

Mettere in pentola e cuocere a fiamma alta. Come per tutte le marmellata vale la prova del cucchiaino, cioè, prendendo un po' di liquido e facendolo raffreddare su di un piattino, potrete vedere se il prodotto sarà pronto. Tenete conto che con la gelatina dovete stare piuttosto attenti, perchè rimane liquida finchè è calda, ci vuole più attenzione. Ora guardate questa foto



Ecco, io mi accorgo che la gelatina è pronta quando, rimestando con un cucchiaio nel liquido in ebollizione, fa tutte queste bolle! Non le grandi bolle, tipiche di una eccessiva evaporazione dell'acqua, ma queste più piccole, quando acqua e zucchero sono perfettamente amalgamate.

Invasare bollenti sia la marmellata che la gelatina e conservare. Buon appetito

Marron Glassé

Solo una foto, e pure brutta, per questa ricetta sgarrupata!!!
Se credevate di trovare in questo post il segreto per realizzare questa prelibatezza, vi sbagliavate di grosso!!
      Avreste dovuto capirlo dal titolo, miei cari.......
Che vi sembra francese quello?
No, certo, quindi questi non sono i veri marron glassé!
Ma sono buoni lo stesso quindi ve li propino ugualmente



Marron Glassé alla maniera di Giulia

  • Marroni
  • Acqua 
  • Zucchero
  • Stecca di vaniglia
Fare la solita croce ai marroni, mentre sul fuoco avrete messo a bollire una pentola con abbondante acqua.
Tuffare i marroni nell'acqua un po' per volta, farli cuocerli 10 minuti circa e tirarli fuori dalla pentola.
Mentre spellate i marroni semicotti, tuffate nella pentola un altro gruppo di amichetti.

Finita questa operazione, preparate uno sciroppo in una pentola bassa e larga. I soliti
  • 500 gr di zucchero
  • 250 ml di acqua
  • 1 stecca di vaniglia
Mettete i marroni nello sciroppo, far bollire per cinque minuti circa e tenete a riposare per 24ore.
Dopo 24 h fate nuovamente prendere il bollore agli angioletti e teneteli a riposo un altro giorno.
Proseguite per alcuni giorni, finchè i marroni non vi sembreranno canditi. Potete anche lasciarli nello sciroppo senza riscaldarli, il periodo di riposo sarà più lungo ;)

Perché non ho altre foto?
    Semplice, i marroni sono finiti, nel senso di spazzolati, prima che terminassi tutta la procedura... :DDD

Quelli rotti sono più buoni!

lunedì 19 novembre 2012

Lamponi in gelatina




In cucina, se penso rosso, penso ai lamponi.
Questa cosa è strana, perchè i lamponi hanno cominciato a far parte delle mie abitudini alimentari piuttosto tardi. Io sono meridionale del profondo sud e fino a pochi anni fa non sapevo neanche cosa fossero!!
E del prezzo ne vogliamo parlare?
Quasi 3 euro per circa 100 grammi di fruttini!!!
Tutti motivi, questi, che di certo non ne fanno uno degli ingredienti principali della mia cucina...
Ma sono buoni... taaantooo buoni.... e anche se li utilizzo per poche preparazioni, li trovo eccellenti!


L'ispirazione per questa ricettina viene da Nigella. Quando vidi questi aspic in televisione qualche anno fa me ne innamorai.
    Non scrissi dosi, nè procedimento.. si fanno a occhio.. anche se ho come l'impressione di aver dimenticato qualcosa. Comunque, per il post di oggi, le dosi sono queste

Lamponi in gelatina
250 ml di vino bianco dolce
1 cucchiaio di zucchero
1 pezzo di vaniglia
100/120 gr circa di lamponi
 3 gr gelatina in fogli (1 foglio e 1/2)

Mettere sul fuoco il vino con lo zucchero e la vaniglia e far riscaldare.
Non deve bollire

Versarci i lamponi dentro e tenerceli per 1 o 2 minuti. Devono solo insaporire e colorare il vino e, a loro volta, insaporirsi



Togliere i lamponi dal vino e versarli nelle coppette che avete a disposizione



Sciogliere la gelatina, precedentemente ammollata, nel vino, far raffreddare e versare finalmente il liquido sui lamponi



Mettere in frigo e gustare dopo poche ore.
Davvero troppe foto per una ricetta così banale!!!!
Ma sono così belli questi lamponi!!!

Questo aspic è ottimo con l'aggiunta di un po' di panna liquida fredda ;))





Treccia alle mandorle e albicocche



Da quando la bravissima Gi ha pubblicato questa ricetta, non ho fatto altro che pensare a riprodurla. Mi sembrava adatta alla stagione e anche non troppo impegnativa. Ho rimandato per qualche giorno, ma poi, finalmente, giusto il tempo di far rinvenire il lievito madre, mi sono data da fare.



E visto che avevo a disposizione le uova freschissime che vedete in foto, mi sono detta che oramai era tempo di operare, non potevo più rimandare!
La mia ricetta è un po' diversa da quella di Gi, non perchè avessi voglia di sperimentare o fare chissà quali variazioni, ma semplicemente perchè ho lavorato usando gli ingredienti che avevo in casa e basandomi sul tempo a mia disposizione. Quindi, per chi volesse vedere la ricetta originale con tutti i passaggi, vi rimando al   blog di Gi, qui riporto la mia interpretazione che, tanto interpretazione non è, solo poche variazioni...

Treccia con marmellata di albicocche e mandorle
La sera preparare un poolish con 
  1 cucchiaio di lievito liquido
100 ml di acqua
100 gr farina 00

mattino dopo ore 7.00
250 gr farina 00
150 gr farina Manitoba Lo conte
 75 gr zucchero  
 20 gr miele
 90 burro morbido
  3 tuorli
140 ml latte
 pizzico di sale
il poolish della sera prima
  • Versare le farine nella planetaria insieme allo zucchero e, al centro, versarci il poolish con 100 ml di latte,  i 3 tuorli  e il miele.
  • Cominciare a impastare col gancio k e aggiungere il latte restante.
  • Quando l'impasto è ben legato aggiungere il burro poco alla volta.
  • Far incordare e mettere a lievitare
L'impasto non è difficile da gestire, quindi non avrete particolari problemi

Ripieno
1 grossa manciata di mandorle con la pelle più 1 mandorla amara tritate finemente
marmellata di albicocche possibilmente fatta in casa

Verso le 13.00 mettere l'impasto in frigo e far continuare lì la lievitazione.
alle 16.00 prendere l'impasto dal frigo e stenderlo su un piano di lavoro






Cospargere la pasta con un velo di marmellata di albicocche (anche di più, dipende dai gusti) e le mandorle tritate, arrotolare e, col rotolo, fare un treccione che posizionerete in uno stampo da plum cake imburrato.
Far lievitare. Io non ho fatto lievitare molto, solo un paio d'ore, perchè avevo impegni, ma sapevo che potevo infornare perchè la lievitazione era partita alla grande!

 Pennellare la treccia con del miele appena scaldato e cospargere la superficie con 1 grossa manciata di mandorle tritate senza pelle insieme a un po' di zucchero.



Infornare a 150° . il forno non deve essere stato acceso molto tempo prima. Continuerà la lievitazione in forno.
Cottura, circa 45 ', fare la prova stecchino ;)




Mi è piaciuta molto, non troppo dolce... ma troppo... gustosa ;)))
Però la vera magia è stata che il pargolo l'ha gradita 



Notare la mano che agguanta la fetta...
Uff.. che fatica.. e quante foto!!...

Melanzane sott'olio





Le preparazioni sottolio e/o sottaceto sono un must dell'estate!
Un metodo non troppo sbrigativo (a dire il vero) per conservare alimenti graditissimi in inverno ;)

       L'estate è finita, ma alcuni prodotti sono ancora in circolazione!
Questa volta mi hanno regalato delle melanzane bianche e sono stata davvero felice di preparare questa conserva, visto che le melanzane bianche sono più dolci e gradevoli rispetto alle nere!
Ma passiamo alla ricetta... Di solito vado a occhio, ma cercherò di dare delle dosi

Melanzane sottolio
2 kg melanzane (possibilmente bianche)
sale necessario
1/2 litro aceto
1/2 Litro vino bianco
aglio, menta, prezzemolo, peperoncino
olio d'oliva necessario



  • Affettare le melanzane (meglio se a tocchetti) e metterle in una capiente ciotela ricoprendo, a strati, di sale grosso
  • Coprire le melanzane con un piatto, quindi con un peso (un boccaccio pieno d'acqua) e lasciare così per almeno 24 ore in modo che le melanzane perdano il loro liquido amarognolo. Quindi scolarle.
  • In una pentola far bollire il vino e l'aceto con parecchi spicchi d'aglio a pezzettoni, tuffarci dentro le melanzane, far dare loro un bollo e scolarle in uno scolapasta
  • Quando saranno piuttosto asciutte (io le strizzo anche con le mani), invasare alternando le melanzane con menta o prezzemolo (insieme no) e peperoncino: l'aglio c'è già, ma per chi lo preferisce può anche non cuocerlo e aggiungerlo in questo momento.
  • Riempire i vasi e coprirli con olio d'oliva. Non devono rimanere bolle d'aria


Queste verdure sono ottime già dopo pochi giorni.
In inverno un vero e proprio comfort FUD

Alla prossima!

domenica 18 novembre 2012

Dolce alle mandorle...

... o, per meglio dire, Mandleltorte



Trovata su Cookaround e provata subito, visto che avevo il necessario e io e il pargolo avevamo voglia di coccolarci un po'...
     Molto buona, anche se non è venuta come doveva visto che è sfondata al centro ;)))

Rispetto all'originale ho fatto mezza dose, perchè non avevo abbastanza mandorle... per fortuna....


Mandleltrote (torta alle mandorle)
  4 uova
125 gr zucchero a velo
125 gr farina di mandorle (io ho tritato quelle che avevo)
  2 cucchiai di pan grattato
  • Montare lo zucchero con le uova
  • Aggiungere le mandorle e il pangrattato mescolando dal basso verso l'alto
  • Versare in una tegli imburrata e infarinata (Io ho messo anche un disco di carta forno)
  • Infornare a 160° Per 45' circa o in base al vostro forno



 Per la crema al cioccolato
 1 rosso d'uovo sodo
45 gr zucchero
45 gr burro
35 gr cioccolato fondente
  • Fondere su fiamma dolce il cioccolato con il burro
  • Setacciare il tuorlo sodo e mescolarlo allo zucchero
  • Unire i due elementi e avrete un'ottima crema con cui farcire il centro della torta






Poichè, come ho gia detto, la torta è venuta un po' sfondata al centro, non ho potuto farcire la torta con la crema, ma l'ho accompagnata servendola accanto




Preparato per brodo



Vecchia ricetta, che circolava su cucinaitaliana diversi anni fa di provenienza.. Sergio Salomoni




Il senso  di questa ricetta è tutto nel titolo... chiamatelo dado, chiamatelo trito di verdure... insomma, un preparato pronto e buonissimo per fare brodi e risotti quando avete poco tempo a disposizione. C'è anche chi lo usa come base per soffritti... fate voi, come meglio preferite!



Preparato per brodo

500 gr sale grosso
350 gr prezzemolo
650 gr cipolla
650 gr carote
250 gr sedano
300 gr pomodori
200 gr aglio
 50 gr basilico


  • Mettere il sale grosso in un contenitore capiente, di acciaio o vetro
  • Tritare nel mixer le verdure e, man mano, aggiungerle al sale grosso
  • Poichè ci vuole molto tempo per tutta l'operazione (non vi dico la goduria nello spellare l'aglio...) io faccio questa preparazione suddivisa nel tempo e, quando ho un po' di tempo libero, aggiungo ciò che manca al resto degli ingredienti nella coppa
  • Invasare e conservare





La ricetta prevedeva l'aggiunta di una rapa bianca a ottobre, ma io qui non ne trovo e non l'ho mai messa.

Provatelo e fatemi sapere ;))



venerdì 16 novembre 2012

Una semplice frittata







Di solito, quando mi avanzano 2 patate lesse, faccio qualcosa di dolce.
L'altro giorno ho perso 5 minuti per la mia frittata preferita

Ultimamente fa molto chic chiamarla tortilla, ma alla fine è solo una frittata ; )


Fate appassire una quantità di cipolla a vostro gusto (questa è pochina, di solito ne metto di più, ma per questa volta non volevo un sapore troppo cipolloso)








Aggiungete le 2 patate lesse tagliate a fettine sottili. Mescolate e fate insaporire.

Ora versate sulle patate 4 uova sbattute con un po' di sale e pepe e una bella manciata di parmigiano.

Mescolate per uniformare il composto e incoperchiate, così la cottura sarà più uniforme.

Rivoltate la frittata aiutandovi col coperchio così si dorerà anche dall'altro lato




Buon Appetito!!!

Pomodori invernali


Un altro piatto della tradizione!!!



Non ho una foto dei pomodori da appesi ma, una volta sfilati, sono quelli che vedete in foto in primo piano; dietro ci sono i ciliegini per farvi notare la differenza. I pomodori appesi sono più grossi, meno rossi (anzi, quasi arancioni) e meno polposi. Una volta, ma per fortuna ancora oggi, si legavano e si appendevano a grappoli per avere una bella scorta di pomodori in inverno!

    Oggi questa pratica si usa meno, perchè ci sono pomodori tutto l'anno e la gente preferisce comprare i pelati. che peccato :(((

    Vi posso assicurare che poche qualità di pomodoro sono altrettanto buone!


La maniera più indicata per consumare questo pomodoro è quella di preparare  'u zip-zip sughetto piccantissimo che, un tempo, i contadini portavano con sè in campagna e che mangiavano intridendone gigantesche fette di pane. Accompagnata con del buon vino primitivo, questa colazione riscaldava il corpo e l'anima...

Fare questo sughetto è molto semplice, la difficoltà sta nel reperire i pomodori atti allo scopo.

     Si prepara un soffritto con abbondante olio, aglio tritato (non intero, si deve sentire) e peperoncino (nella foto si nota al centro una macchia più scura, è l'olio piccante ;))




Si tuffano nel soffritto i pomodori semplicemente tagliati a metà e si lascia cuocere.

Basteranno 10' e avrete un ottimo sugo da mangiare col pane!!!

Con la pasta non rende altrettanto bene...

Magari lo lasciate intiepidire e lo mangiate su delle belle bruschette calde!




Lo so, non è una ricetta degna di un menù più o meno raffinato... ma io sono del parere, insieme a tanti lo so, che i piatti, più sono semplici, più sono buoni, soprattutto se disponiamo di ingredienti ottimi!!
Alla prossima!!!

Dolce di ricotta e pasta di mandorle





Anche questo dolce viene dal meraviglioso libro di Leila Lindholm  Pane, dolci e biscotti.

Da qualche giorno è sempre sul tavolo della cucina e ogni tanto provo qualcosa.

D'altronde, si sa, ognuno ha i suoi gusti in cucina e i miei si avvicinano tantissimo a quelli proposti dall'autrice. Le preparazioni troppo complicate non mi sono mai piaciute, soprattutto per quanto riguarda i dolci e, se posso avere un ottimo prodotto in poco tempo.. tanto meglio!!!

Vi consiglio caldamente di provare questo dolce perchè è davvero molto buono e delicato.

Pensate un po', la Lindholm la chiama torta della nonna, ma di certo non è la crostata che tutti conosciamo ripiena di crema! Però io rispetterò la sua dicitura



Torta della nonna di Leila Lindholm o meglio, dolce di ricotta e pasta di mandorle

300 gr di pasta di mandorle
150 gr di burro
   6 uova
250 gr di ricotta
scorza di arancia e limone e 1 cucchiaino estratto di mandorle
25 gr farina
pinoli, zucchero a velo




Vi dico subito come ho proceduto io
  • Mettere nel mixer 160 gr di mandorle spellate e 140 gr di zucchero e preparare il marzapane
  • Sempre nel mixer aggiungere il burro, quindi le uova, la ricotta, la farina e gli aromi
  • Dalla foto potete vedere la consistenza dell'impasto finito
  • Foderare una teglia da 24 cm di carta forno (dopo averla imburrata) e versarci il composto
  • Cospargere di pinoli la superficie
  • Cuocere a 160° per circa 50'. Regolarsi col proprio forno
Non avevo i pinoli e non li ho messi, ma avrei potuto benissimo usare le mandorle tritate. Pigrizia...



come potete vedere la torta si è un po' scurita perchè l'ho lasciata in forno ad asciugare.
Niente che non si possa risolvere con una bella spolverata di zucchero a velo!!!

Uno dei dolci più buoni in assoluto!


Ve lo consiglio, si fa in un niente.

giovedì 15 novembre 2012

Cheese Cake con panna acida

Ve la ricordate? Ci si possono fare tante cose... una delle migliori è questa! O almeno, lo è per i miei gusti! Premetto che per me le vere cheese cakes sono poche, solo quelle veramente acidule che qui in Italia è difficile riprodurre. Il motivo è che noi non abbiamo il formaggio adatto. Io mangio cheese cake da quando ero piccolissima, quando qui in Italia erano in pochi a conoscerla, per il semplice motivo che me le portavano le mie zie dalla Germania. Il Case Cuken tedesco  è fatto col quark ed è lui che gli dà quel tipico sapore, buonissimo, ottimo e inconfondibile!! Ma di cheese cake germaniche ci occuperemo un'altra volta... per ora parliamo di questa

















Questa premessa solo per dire che è difficile che io consideri cheese cake un buon dolce al formaggio, perchè ce ne sono pochi che mi riportano a quel gusto perfetto che io conoscevo, o almeno perfetto per me... sapete com'è, i ricordi dell'infanzia... Ebbene, una torta al formaggio di quelle che io considero ottima è questa qui, perchè c'è la panna acida che la rende speciale. La ricetta viene da Laura Ravaioli, ma io l'ho modificata un pochetto, poi vi dirò...


Cheese cake con panna acida

Per la base
  • 200 gr biscotti secchi
  • 100 gr burro
Fare il solito trito e rivestire una teglia da 26 cm ricoperta di carta forno. La carta-forno dev'essere incastrata tra la base della tortiera e l'anello amovibile. Mettere in frigo a solidificare

Ripieno
  • 500 gr formaggio cremoso
  • 500 ml panna acida
  • 100 gr zucchero
  • 4 uova
  • scorza e un po' di succo di limone
  • 2 cucchiai di semolino o farina
Mescolare il tutto e versare sulla base di biscotti. Infornare a 150° e cuocere per circa 90' - 100'.
Sformare possibilmente il giorno dopo.
Io l'ho servita con una salsa ai frutti di bosco. Ho preso una confezione di fruttini congelati e li ho cotti con un po' di zucchero. Conservare in frigo quando si sarà freddata.




E' davvero molto buona, per me, ovviamente. La ricetta originale prevedeva i digestive e più burro, quindi, fate un po' voi. Io ho aggiunto il semolino nell'impasto (altrimenti rimaneva troppo budinosa e l'aroma di limone, che secondo me ci sta benissimo). Ma questo è un dolce che sapete fare tutte, perciò regolatevi come credete... ;))