mercoledì 10 aprile 2013

Oggi voglio consigliarvi un libro....


Come tutte le opere di Savater, anche questa Storia della filosofia è un testo divulgativo, quindi semplice e sintetico e che, per questo, rischia di perdere molte cose interessanti avvenute nel corso della nostra storia, come per ogni altra opera di sintesi.
    Ma l’autore ha il grande pregio di essere un grande narratore e quindi, tutto il materiale naturalmente perduto nelle generalizzazioni e nella necessità di essere immediato e comprensibile da tutti, viene compensato da alcune riflessioni profonde e interessanti. A questo proposito trovo doveroso riportarvi, a titolo di esempio, la pagina introduttiva al capitolo sull’ Illuminismo, vera analisi di una società sempre uguale a se stessa ma  in cui è possibile trovare sprazzi di genialità.
    Il capitolo sui Lumi si intitola, Sia fatta Luce! E già questo titolo merita tutta la stima per l’autore! Comincia così:


“In ogni epoca esistono persone che decidono di accettare e rispettare un’interpretazione del mondo proposta da altri, siano essi i genitori, gli antenati, i sacerdoti, i professori, o le autorità che governano. Possiamo chiamarli, in senso lato “credenti”, poiché credono a ciò che insegnano loro questi “venerabili” maestri. Il loro atteggiamento è simile a quello dei bambini, i quali, se vogliono imparare come va il mondo, non hanno altra scelta che credere a ciò che raccontano gli adulti. Finché siamo stati bambini, eravamo tutti credenti: non avremmo potuto fare altrimenti. Quelli che invece continuano ad essere “credenti” anche una volta cresciuti in certa misura, scelgono di rimanere bambini per tutta la vita. E’ più comodo, rassicurante e non ti procura problemi di alcun tipo.
Altre persone, al contrario, smettono di essere credenti quando cominciano a farsi adulte. Decidono di pensare per conto proprio e di mettere in discussione quello che hanno imparato invece di credere ciecamente a tutto. Studiano la realtà, si attengono a ciò che l’esperienza dimostra, (…..) , si fidano più dei propri ragionamenti che delle pur venerabili lezioni altrui. A volte arrivano alle stesse conclusioni, ma ci arrivano perché loro stessi sono stati capaci di dedurle. (…). In molti casi, invece, scoprono che le vecchie credenze erano false. Spesso ciò procura loro dei problemi perché i credenti cominciano a definirli “eretici” (…). Io li definirei semplicemente “pensanti”. La battaglia delle idee, dunque, si scatena tra “credenti” e “pensanti”.


Trovo che questo incipit sia geniale! Non perché abbia in se concetti grandiosi e grandi verità! Ma proprio perché è semplice, immediato e riesce ad arrivare al cuore di tutti.

Buona Lettura ;))

3 commenti:

  1. al liceo odiavo filosofia, ma per il semplice fatto che avevo un sacerdote ad insegnarla, e che ce l'ha fatta odiare a tutti. Quando ho studiato per l'abilitazione all'insegnamento, ho scoperto che poteva essere bellissima, su altri libri e fatta in un modo diverso. Dopo tanti anni i ricordi ormai cominciano ad offuscarsi, mi ci vorrebbe proprio un bel testo divulgativo per rinfrescarmi la memoria

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  2. Hai ragione, è un incipit molto bello e vero. Mi incuriosisce questo libro.
    Un abbraccio, Pat

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  3. Adoro la filosofia e trovo davvero magnifico l'incipit di questo capitolo sull'illuminismo. Interessante

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