giovedì 27 aprile 2017

Pasta con piselli feta e yogurt di Ottolenghi



    Yotam Ottolenghi é uno dei cuochi più amati del momento. La sua cucina é semplice, speziata e ottima!. Con tendenze per lo più vegetariane, si rifá all'antico per ottimizzare il moderno... direi successo meritato 😉

       Di lui avevo provato alcune ricette tra quelle che potete leggere su questo interessante post di Francesca Spalluto su Coquinaria, ma non sono documentate sul blog 😯 ergo, andate a vedere le meraviglie di Franci 😉😉




La pasta che vi propongo oggi é diventata un tormentone su Fb da qualche mese! Non so chi l'ha preparata per prima, io di certo l'ho vista da Dauliana e poi da Mariella e ve la ripropongo.

Pasta con feta, piselli e yogurt (per 6 persone)
500 ml yogurt denso (se non avete il greco fate scolare uno normale)
150 ml olio oliva
 4 spicchi d'aglio
500 g piselli, freschi o surgelati
500 g pasta, conchiglie o farfalle
 60 g pinoli
 40 g basilico
240 g feta
Peperoncino
  • Frullare 90ml di olio con yogurt, aglio e 100 g di piselli
  • Soffriggere l'altro olio con pinoli e peperoncino
  • Cuocere la pasta e a 5 minuti dalla fine della cottura aggiungere i restanti piselli
  • Scolare la pasta e versarla poca alla volta in una coppa con la salsa di yogurt, per non fare impazzire lo hogurt col calore
  • Aggiungere il basilico tritato e la feta sbriciolata e completare coi pinoli in olio e peperoncino
Piatto squisito!




 Io ne ho fatta mezza dose per 2, ma era decisamente troppa!

NOTE: siccome mio figlio non ama i piselli, la seconda volta che ho preparato questo piattonon ho messo quelli interi che cuociono con la pasta e ho aumentato a occhio la dose di quelli frullati 😀😀 Il piatto é venuto più verde e forse più buono 😉

martedì 25 aprile 2017

Osterbrot/Pane Pasquale

       Girovagando su you tube alla ricerca di focacce pasquali, mi sono imbattuta in questo pane dolce ricco di mandorle e uvetta. Mi ha attirata subito, mi sembrava saporito e allo stesso tempo leggero. Fatto e confermata la sua bontá. A fine post metto il link al video di you tube 😉



Osterbrot
700 g di farina
 42 g lievito (ne ho messi 10 g)
100 g di burro
200 ml di latte
100 g zucchero
  2 uova
Aroma mandorla/aroma vaniglia
Un giro di olio di oliva

100 g di uvetta
 50 g mandorle tritate

Per la decorazione
 1 uovo
Mandorle a lamelle



  • Fare un lievitino con il lievito, un po'd'acqua e poca farina
  • Impastare tutti gli ingredienti (tranne la frutta secca) e mettere a lievitare (io ho fatto lievitare gutta la notte in frigo avendo messo meno lievito)
  • Al mattino dividere l'impasto in 2 e formare 2 filoni
  • Fare dei tagli laterali e far lievitare
  • Pennellare con l'uovo battuto e decorare con le mandorle a filetti
  • Infornare a 180° per circa 30', io a 150° perché il forno é ventilato




Ho fatto i tagli dopo la lievitazione e ho sbagliato perché i pani non si sono aperti ulteriormente come si vede nel video 😯😯

        Non ho foto delle fette ma, come potete immaginere, hanno un'alveolatura fitta.

         Siccome il pane era troppo, l'ho congelato a fette giá sapendo che lo mangerò tostato con burro e marmellata 😁

 P.S: questo é il nuovo blog. Siccome sono solo agli inizi obni tanto ve lo ricorderò 😉 Caffé letterario



MEMORIE DI UNA RAGAZZA PER BENE. SIMONE DE BEAUVOIR

Non avevo ancora mai letto niente di quest'intellettuale francese, compagna di J.P Sartre e donna illuminata. Poi il mese scorso, esattamente il 16 marzo, mi trovavo alla Feltrinelli di Bari intenta a scegliere qualche libro Einaudi, visto che erano scontati del 25%.  Sugli scaffali, tra gli altri, ho visto questo di Simone de Beauvoir e l'ho preso di getto! La curiosità per l'autrice e un certo amore per le biografie mi hanno convinta. Questo libro è talmente bello che, in verità, non ci sarebbe da fare alcuna recensione, solo da gridare a gran voce Leggetelo! Ma mi sforzerò di dare qualche indicazione.

       Memorie di una ragazza per bene è il primo di 4 libri in cui S.D.Beauvoir racconta la sua vita. Ripercorre la sua esistenza partendo dai ricordi più antichi di
 quando, bambina, giocava con sua sorella e di come sia stata iniziata ai piaceri della lettura e della conoscenza da due genitori colti e alto-borghesi. Veniamo a sapere della decadenza economica della famiglia, dell'allontanamento dalle direttive intellettuali genitoriali, dell'iscrizione alla Sorbona  del suo incontro con Sartre. Nel mezzo, tormenti, primi amori, liti studio, depressione, avvilimento... tutti i  sintomi dell'adolescenza e della ricerca del proprio Io. Ma davvero, fidatevi! Di questo libro non sono importanti la trama e la storia, bensì la SCRITTURA! L'intensità del linguaggio è commovente. Senza essere prolissa o difficile, la filosofa francese spiega la sua vita, i suoi sentimenti, i suoi umori/amori attraverso una lingua semplice ma colta, profonda, non difficile. C'è una parte molto bella, nelle prime pagine, in cui l'autrice parla della sua amata tata Louise. Era buona e amorevole e, insieme ai suoi genitori, considerata voce di verità  giustizia. Ma un giorno la bambina Simone sente che la tata chiama sua madre eccentrica e un'altra volta, mentre sua madre suona e canta al pianoforte, ella afferma che canta come una gatta scorticata. Poiché la bambina non accetta che le due donne non si sopportino, la situazione viene così descritta: Mi diedi a svuotare della loro sostanza le parole i Louise: dalla sua bocca erano usciti dei suoni bizzarri, per qualche ragione che mi sfuggiva. E ancora; Non l'ascoltavo più con la stessa docilità di una volta. 
         Come si nota il linguaggio è semplice, chiaro a tutti ma profondo. C'è l'allontanamento dai giudizi e dagli insegnamenti degli adulti che fino ad allora aveva sempre accettato e lo sviluppo delle sue capacità di discernimento.

        Ora vi lascio perché ho scritto anche troppo.

Questo è un libro che va letto, non spiegato 💖💖

lunedì 24 aprile 2017

Lenticchie con peperoni e pomodori



Sono in ritardo di 3 o 4 ricette e avrei dovuto pubblicare quelle. Ma oggi ho preparato queste lenticchie e mi sono piaciute talmente tanto che, dopo aver scattato l'ultima foto a tavola, ho cominciato a scrivere. Ricetta tratta dal meraviglioso libro di Claudia Roden dove le sezioni verdere e legumi sono talmente ricche che i vegani ci sguazzerebbero. Ergo, non lasciatevelo scappare 😉




(Vi do le dosi precise della Roden, ma io sono andata a occhio perchè ho fatto una piccola dose, solo per me)
Lenticchie con pomodori e peperoni
500 g di lenticchie
3 o 4 cucchiai di olio
 1 grossa cipolla tritata
 1 peperone verde tritato ( io lo avevo rosso)
1 o 2 peperoncini rossi tritati finemente (non li avevo e ho messo peperoncino in polvere)
 5 pomodori
 1 mazzetto di coriandolo (io prezzemolo)
sale e pepe




  • Tenere le lenticchie a bagno in acqua per almeno un'ora (io 2), quindi scolarle e cuocerle regolarmente (io le ho cotte con alloro e aglio e le ho salate, ma non troppo)
  • Far appassire la cipolla nell'olio, aggiungere i peperoni e dopo un po' i pomodori spellati e affettati, quindi le lenticchie scolate
  • Cuocere per circa 20' (io meno perché la quantità era davvero esigua), salare, pepare e aggiungere il prezzemolo
Io ho aggiunto prezzemolo ed erba cipollina a fine cottura, nel piatto, perché non volevo che perdessero freschezza. Molto buono e gustoso, adatto per l'estate che verrà.

NOTA: credo che starebbe molto bene con del riso basmati o integrale, una piccola quantità a mo' di insalata.




Felice serata a tutti voi che passate da qui

mercoledì 19 aprile 2017

Casatiello

         Lo so bene, avrei dovuto pubblicare questa ricetta prima di Pasqua, ma non é stato possibile perché ho preparato il casatiello soltanto sabato pomeriggio per cuocerlo domenica mattina, il giorno di Pasqua e portarlo tiepido dai miei ospiti 😉

         In realtà, per quanto riguarda l'impasto, si tratta di fare una pasta da pane arricchita con strutto. E' una ricetta che serve da svuota-frigo, ognuno fa come crede. Io ho seguito più o meno le indicazioni di questo video, di seguito il procedimento.




Casatiello
500 g farina 0
 1 cucchiaio di strutto
 1 giro d'olio
350 ml acqua
 sale
 5 g lievito di birra

Per farcire
salame, provola, uova sode, pepe, parmigiano...
  • Ho impastato tutto e messo a lievitare nel primo pomeriggio
  • La sera ho formato il casatiello e messo a lievitare in frigo
  • Al mattino ho tirato fuori dal frigo e in forno a 160° ventilato per 45' circa
  • Di seguito le immagini della formazione del casatiello


1. Stendere la pasta lievitata e ungerla d'olio. Si dovrebbe usare strutto,ma ho preferito olio d'oliva 😉
2. Cospargere con abbondante salame a tocchetti e altrettanta provola. Anche uova sode (c'è chi le mette intere, io ho preferito a pezzetti)
3.Completare con formaggio grattugiato (grana, pecorino, parmigiano... quello che volete) e arrotolare
4. Mettere il salame arrotolato in uno stampo e far lievitare
5. Qui ha lievitato e va in forno

        Molto molto buono, è piaciuto a tutti!!!

Qui sotto lo vedete cotto e pronto per essere impacchettato insieme ai dolci di cui vi parlerò nel prossimo post 😋




Buona serata e a presto!

domenica 16 aprile 2017

Pasqua 2017

       Il pranzo pasquale é finito da un po'. É stata una giornata tranquilla, pochi ma buoni 😀Siamo stati a casa della suocera di mio fratello che é una signora molto gentile e disponibile

          Grazie di tutto Santina! Sei sempre molto ospitale 😉




      Qui sopra una parte dei dolci: in basso mini scarcelle, salendo langaroli e ovette pasquali e in alto dolci di mandorle




      Io ho portato un casatiello (in alto) e i langaroli, le cui ricette pubblicherò al più presto.

        Spero sia stata una felice Pasqua per tutti voi 😇

giovedì 13 aprile 2017

Giovedì Santo, dunque Calzone!

          Post di sole foto per omaggiare il prodotto culinario forse più tipico della tradizione pasquale pugliese. O forse lo ritengo io il più importante perché mi piace molto, perché lo preferisco a taralli e scarcelle di cui faccio tranquillamente a meno 😇😇

        La ricetta é giá presente sul blog e la trovate qui, di seguito invece, tutti i passaggi per prepararlo

Sponsali a stufare con olio e sale

La pasta pronta che deve restare sbriciolosa
 così é più buona


La pasta stesa in teglia ben unta e poi bucherellata

Qui con aggiunta di sponsali e acciughe

Qui completato con olive, capperi e uvette

Coperto con altra sfoglia e aggiunto un
bel po' di olio da spargere bene

Completato e pronto ad essere infornato

A fine cottura croccante e dorato

         Niente foto della fetta che non é decorosa a vedersi 😂😂

Felice giornata!

mercoledì 12 aprile 2017

La torta al formaggio di Paola

      Vi sarete accorti che in questo periodo le foto sono più brutte del solito e i post arrabbattati 😎😎 Ehhh.... si, non ho molta voglia di scrivere, ma soprattutto di scattare foto (e questa non è una novità 😇). Il fatto è che, comunque, sto cucinando e mi 'spiacerebbe non documentare i miei lavori. E dunque, in attesa di scattare altre foto, per ora dovrete accontentarvi di questo post 😏

       Quella di oggi è una ricetta di Paola Lazzari, una delle due signore Ammodomio. Lei fa meraviglie in cucina e sul web è una garanzia di riuscita, una delle poche... ricordatelo, sono poche quelle brave 😜 La Torta o Pizza al formaggio è una preparazione pasquale tipica del centro Italia e, come al solito, ogni Regione, provincia, paese o famiglia ha la sua ricetta del cuore. Questa è della bisnonna di Paola e la trovate, dettagliatamente descritta, da queste parti. Vi consiglio caldamente di andare a leggere il Post di Paola perchè ci sono numerose informazioni storiche e perché la ricetta è scritta in maniera molto dettagliata. Io qui, sarò più sbrigativa 😈😇😅




Torta al Formaggio di Paola Lazzari
5 uova
300 g di farina 0 + 200 g di manitoba (io ho usato 500 g di farina 0)
100 ml di acqua
25-30 g di lievito di birra (ne ho usato 10 grammi)
1 cucchiaino di zucchero
1          "         di sale (assaggiare)
1          "         di pepe
5 cucchiai di olio evo (umbro)
50 g di strutto (No sostituti)
250 g di formaggio grattugiato misto ( SOLAMENTE Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano in proporzione variabile secondo i propri gusti. Metà e metà forse è il giusto mezzo. Se piace più saporita aumentare la quantità di pecorino. Per questo il sale va dosato in base al tipo di formaggi)

  • Fare un lievitino col lievito di birra, l'acqua, lo zucchero e un po' di farina e far fermentare
  • Mettete in una ciotola capiente gli altri ingredienti e fare la solita fontana con al centro le uova e il lievitino
  • Io ho fatto lievitare in frigo
  • Al mattino ho fatto acclimatare l'impasto fuori dal frigo, messo nello stampo e fatto ulteriormente lievitare
  • Il mio forno era a 150° perchè è ventilato e 180° non vanno bene. Voi regolatevi
  • Non ricordo quanto ha cotto, ma penso 40-45', ho controllato con lo stecchino, quello lungo, però





        Questa torta è una squisitezza!!!! Fortemente pentita di non averla provata prima 😌

P.S: Scusate le tante emoticon, ma da quando le ho scoperte mi diverto un mondo ad inserirle 😂😂

       Buona serata a tutti!

martedì 11 aprile 2017

Hot Cross Buns al Cacao e Whiskey

        Nel precedente post vi ho scritto la ricetta degli hot cross buns classici, ora vi do anche questa versione al cacao, sempre proposta da Alessandra Gennaro sul numero pasquale di A Tavola del 2016 😍.




Hot Cross Buns al cacao e Whiskey di Alessandra Gennaro

Preparate un lievitino con 
50 ml di latte
20 g di lievito di birra
 1 cucchiaio di zucchero

Impasto
450 g di farina
 50 g di cacao
100 g di zucchero
  1 cucchiaino di zenzero in polvere
buccia grattugiata di un'arancia
150 ml di latte
il lievitino fatto prima

  • Impastare bene il tutto e far lievitare
  • Stendere l'impasto e aggiungere un pizzico di sale, 100 g di uvetta fatta rinvenire in precedenza, 100 g di arancia candita a cubetti
  • Arrotolare e fare 16 panini da 70 g circa. Far lievitare
  • Fare la croce sui panini aiutandosi con sac a poche. Per la glassa 75 ml di succo di arancia e 75 g di farina
  • Infornare a 180° per 15-18'
Pennellare con uno sciroppo così fatto
100 g di zucchero
 60 ml di acqua
  • Bollire finchè diventa uno sciroppo
  • Aggiungere 30 ml di whiskey e far evaporare per mezzo minuto





         Come potete vedere dalle foto non sono proprio belli 😒,ma buoni di certo!

Scrivo anche qui le note presenti nel precedente post

NOTE:
  1. io ho usato 5 grammi di lievito di birra, ma non ne vale la pena, basta dimezzare e tenere in frigo tutta la notte. Se usate solo 5 grammi come ho fatto io i tempi al mattino saranno troppo lunghi e non mi sembra il caso 😕. 
  2. Ho avuto problemi con i liquidi, ne ho dovuti aggiungere parecchi, per questo non ho riportato sopra le mie modifiche, perchè le percentuali sono giuste, poi dipende dagli ingredienti che avete in casa
  3. Stesso problema anche per la glassa con cui ho fatto la croce: la farina non si voleva ammorbidire!!! e ho aggiunto più acqua, poi era troppa, poi di nuovo densa...😖😖




Aggiungo anche un altro fatto. Questi panini sono speziati e pieni di uvetta e canditi. Li ho regalati in 3 diverse famiglie e non tutti li hanno graditi. Quindi fateli se conoscete i vostri polli 😈😈😈, nei giorni di festa non è il caso di rischiare 😜

lunedì 10 aprile 2017

Hot Cross Buns classici

     Quest'anno, per Pasqua, non ho comprato nessuna rivista di cucina.
A dire il vero non è una novità, ormai preferisco i libri a tema gastronomico e di riviste ne ho sin troppe!! Volevo però provare gli hot cross buns e mi sono ricordata che sul numero di Pasqua di A Tavola del 2016 c'erano diverse ricette di Alessandra Gennaro. Sono andata a scovarlo e ho letto il suo bell'articolo su questi panini speziati.




       Di origini antichissime, ne fu vietata la produzione nei forni quando l'Inghilterra divenne protestante. Questi panini postano infatti il simbolo della croce e sono chiaramente cristiani.

         Ma si sa, quando una cosa è proibita è ancor più desiderata e ben presto le massaie inglesi si organizzarono a prepararli in casa! Oggi sono uno dei prodotti più popolari in Inghilterra e conosciuti in tutto il mondo 😋

          Vi scrivo ora la ricetta come ce la propone Alessandra, alla fine alcune considerazioni.




HOT CROSS BUNS ricetta classica
Portare a bollore 200 ml di latte e aggiungervi
 una stecca di cannella,
2 chiodi di garofano,
1/2 noce moscata grattugiata
1/2 cucchiaino di allspice

  •  Lasciare in infusione per un'ora circa

Preparare il lievitino con 25 g di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiai di latte alle spezie
  • Far riposare 10' circa

Fare un impasto con
450 g di farina 0 (Alessandra indicava metà farina 00 e metà manitoba)
 50 g di zucchero
  1 uovo
il latte alle spezie
il lievitino
 50 g di burro

  • Far lievitare
  • Stendere la pasta e condire con sale, zenzero grattugiato, 120 g di uvetta o frutta candita ammorbidita in acqua e rum (io ci ho aggunto zenzero candito come si vede dalla seconda foto)
  • Arrotolare l'impasto, formare 16 panini da 70 g e disporli in 2 teglie
  • Far lievitare
Per la croce: 6 cucchiai di farina, 3 cucchiai di acqua. Fare la croce sui panini aiutandosi con una sac a poche. Lucidarli con tuorlo e latte e infornare a 190° per 15-18'

Pennellarli quindi con miele




NOTE:
  1. io ho usato 5 grammi di lievito di birra, ma non ne vale la pena, basta dimezzare e tenere in frigo tutta la notte. Se usate solo 5 grammi come ho fatto io i tempi al mattino saranno troppo lunghi e non mi sembra il caso 😕. 
  2. Ho avuto problemi con i liquidi, ne ho dovuti aggiungere parecchi, per questo non ho riportato sopra le mie modifiche, perchè le percentuali sono giuste, poi dipende dagli ingredienti che avete in casa
  3. Stesso problema anche per la glassa con cui ho fatto la croce: la farina non si voleva ammorbidire!!! e ho aggiunto più acqua, poi era troppa, poi di nuovo densa...😖😖





         Come potete vedere sono bruttarelli, soprattutto per la croce venuta male ma anche per le foto pessime che ho fatto in fretta e furia e senza voglia (era tardi e dovevo sbrigarmi). Ma li ho trovati Buoni e speziati!!! Per la versione al cacao ci sarà un altro post 😉

venerdì 7 aprile 2017

Aperitivo alla fragola

       Niente di eccezionale, a dire il vero. Visto in pubblicitá e provato. Gradevole. Può colorare la tavola in questi giorni di festa 😉



  • Mettete in un bicchiere (qui sono 2) 2 o 3 fragole, qualche fetta di limone o lime e un po' di zucchero (io ho usato il succo di altre fragole condite con zucchero e limone)
  • Schiacciate con un pestello e fate insaporire
  • Completate con una bottiglietta di bitter bianco o rosso, tanto diventerá comunque rosso




     Gradevole e dissetante anche se io avrei preferito farci una caipirinha alle fragole usando cacaça 😀

Carciofi Ripieni con anche Patate

         La ricetta dei carciofi ripieni é giá presente su questo blog e la trovate qui




         Ma oggi i carciofi erano piccoletti e, siccome é tornato il freddo e con esso la fame, ho deciso di arricchire la preparazione aggiungendo nella pentola 3 patate medie. Sale, aglio, olio e sedano (non avevo prezzemolo 😏) e il gioco é fatto




       Ho pensato di riproporre questa preparazione anche perché la trovo molto adatta per il periodo pasquale 😆

                Buon Appetito!

giovedì 6 aprile 2017

Laurino o Allorino :D

       A febbraio, la bravissima Maria ha postato la ricetta dell'allorino!!!

A vederlo così bello e colorato mi ha fatto venir la voglia di provarlo immantinente, anche perché è uno dei liquori che preferisco. Ha un potere digestivo micidiale e a fine pasto è sempre molto gradito.




Laurino
 25 foglie di alloro fresco
500 ml di alcool a 95°
400 ml di acqua
400 g di zucchero (io 300)
  • Mettere in infusione le foglie nell'alcool per 20 giorni e al buio
  • Trascorsi i 20 giorni preparare uno sciroppo con acqua e zucchero e far raffreddare
  • Filtrare l'alcool eliminando le foglie di alloro e unirlo allo sciroppo di zucchero
  • Far riposare altri 20 giorni e gustare
Note: ho usato meno zucchero perché l'alcool che avevo era a 90° e non volevo che il liquore risultasse dolce. Ho fatto bene perché in questo modo mi sembra perfetto 😄





       Maria dice giustamente di berlo freddo e infatti così è perfetto.
Io però voglio suggerirvi un altro modo per assaporarlo, soprattutto per le giornate invernali: diluito con acqua bollente!!! Così è altrettanto squisito e corroborante, vi riscalda il cuore! Dovete usare una parte circa di liquore e 3 di acqua bollente, ma fate a gusto 😉

       A me piace molto 😋


lunedì 3 aprile 2017

Pomodori secchi sott'olio

       Più che una ricetta, una filosofia di vita: conservare per i tempi bui😃 E sì che noi meridionali abbiamo la fissa per le conserve sott'olio! Non bisogna neanche più aspettare l'estate e i pomodori, perché ormai si possono comlrare giá seccati e di ottima qualitá




  • Prendete dei pomodori secchi e cuoceteli in acqua, sale e aceto (io ne ho usato uno molto forte di vino nero)
  • Fate cuocere più del solito che i pomodori sono duretti e si devono ammorbidire
  • Metterli in uno scolapasta e tenerli a scolare tutta la notte
  • Il giorno dopo invasare con odori a piacimento. Per me olio, aglio, peperoncino e menta
              Buon Appetito e alla prossima!