giovedì 30 novembre 2017

Castagnotta al Rum e Cioccolato

     Notavo che le ultime ricette del blog sono tutte dolci. La cosa è divertente, perché sto cucinando poco e invece, sfogliando queste pagine, sembra che io sia sempre in cucina 😀 Però é vero, proprio quando cucino poco, arriva il momento che il desiderio di un buon dolce mi attanaglia! E va bé... fatto sta che, circa 2 settimane fa, ho preparato questa castagnotta, ricetta meravigliosa proveniente dal vecchio forum de La cucina Italiana


Castagnotta al Rum e Cioccolato
dosi per una teglia da 26 cm.
Se non sbaglio, ricetta di Ramona Pasini

250 gr di farina di castagne
200 gr. di burro
200 gr di zucchero
5 uova
1 bicchierino di rum
100 gr. di cioccolato fondente a pezzi
100 gr. di uvetta passa bagnata nel rum( non l'ho messa perché al figlio non piace 😯😯)
1 dose di lievito per torte dolci
1 stecca di vaniglia (solo i semi) o l’estratto un cucchiaino
Montare il burro morbido con lo zucchero, unire il rum, se non piace la stessa quantità di latte (è fondamentale per poter avere una pasta lavorabile in seguito con le chiare a neve). Unire i tuorli d’uovo, poi la farina setacciata con il lievito, montare le chiare a neve ferma e unirle delicatamente al composto in tre tempi, almeno si riesce a girare il composto, per ultimi: cioccolato a pezzetti o gocce di cioccolato e uvetta. Forno già caldo a 180°C per 40 minuti


É un dolce molto buono, fondente e scioglievole. Migliora col tempo, dopo 2 giorni é squisito. Nelle foto vedete una versione rustica, la prossima volta metterò in teglia quadrata e più grande per farne dei cubotti 😉 Non lo ricordavo così buono!

giovedì 23 novembre 2017

Pan Frutto al cioccolato e Noci





 Qualche settimana fa stavo mettendo in ordine tra i fogli svolazzanti delle mie ricette di cucine e ho trovato questo panfrutto che si é rivelato essere squisito. Lo propongo con un po' di ritardo, consigliandovi di tenerlo presente per le festivitá natalizie, perché ci starebbe molto bene 😉





Pan frutto al cioccolato e noci
100g prugne secche denocciolate
 70 g uvetta sultanina
0,5 dl di Rum
  • Mettere a bagno la frutta secca nel rum
4 cucchiai di miele
3 cucchiai cioccolato a scaglie
3 cucchiai cacao
2 dl panna
30 g burro, da aggiungere alla fine
  • Fate sciogliere dolcemente sul fuoco e tenete da parte
180 g farina
160 g amido di mais
1/2 cucchiaio bicarbonato


  1 cucchiaino lievito per dolci
 40 g zucchero di canna

  • Setacciate tutto in una ciotola
  • Fate la fontana e aggiungeteci il composto al cioccolato, 2 uova, la frutta secca col Rum e 70 g di noci a pezzetti
  • Mettete in uno stampo da plum cake imburrato e infarinato e cuocete a 180° per un'ora. Col mio forno a 150° per 45', quindi regolatevi col vostro elettrodomestico



Davvero molto buono! Avevate dubbi con questi ingredienti? Adattissimo ad un pomeriggio con caffé e ciocvolate calde 😀

             Felice Serata!

mercoledì 22 novembre 2017

Torta Paradiso di Sal De Riso


  C'é poco da fare, la torta paradiso é uno dei dolci più buoni in assoluto! Ovviamente parlo per me, ma credo di dar voce al pensiero di molti 😀 Non la preparavo davvero da tanto tempo e questa volta mi ha invogliata la preparazione che ne ha fatto Salvatore da Riso a La prova del cuoco. Mi é piaciuto molto il procedimento che ha usato e, con i soliti i gredienti, ho ottenuto un dolce davvero spettacolare. Lo zucchero a velo al posto di quello normale e l'aggiunta di una montata di uova al composto giá realizzato fanno, per me, la differenza 😉


Torta Paradiso di Salvatore De Riso
  2 uova
40 g zucchero
  • Montare benissimo e tenere da parte
170 g burro
170 g zucchero a velo
  • Montare burro e zucchero molto bene e aggiungere
 4 tuorli. Poi
100 g fafina 00
 70 g fecola
Buccia di arancia e/o limone/vaniglia (usate pure la vanillina che la bacca di  aniglia quest'anno costa più dell'oro 😉)
 3 g lievito (fate mezzo cucchiaino e vi togliete il pensiero!
  • Completare il composto con la montata di uova che avevamo da parte
  • Mettere in stampo da 24 cm e in forno a 170° per 40' circa. Ovviamente regolatevi col vostro forno, il mio è ventilato e cuocio a 150°




Ho trovato questo dolce davvero squisito, ve lo consiglio caldamente!

mercoledì 15 novembre 2017

Taralli e biscotti con le mandorle

   A dire il vero, il titolo di questo post sarebbe dovuto essere Scaldatelli e Intorchiate, perché così si chiamano questi prodotti! Ma per rendere più chiaro il messaggio anche ai non pugliesi, ho semplificato 😉


Vi dico subito che per preparare questi prodotti ci vuole la stessa ricetta. Per i biscotti bisogna completare con zucchero e mandorle, ma meglio cominciare a spiegare


Scaldatelli, taralli pugliesi
600 g farina (io qui ho usato farina 1, ma potete usare la 0, la semola.. insomma, fate pratica 😉)
150 ml olio di oliva (anche 180) 
200 ml vino bianco secco
Sale, pizzico di bicarbonato
  • Intridete la farina ben bene con l'olio e fate la fontana 
  • Aggiungete sale, bicarbonato e vino bianco e fate un bell'impasto
  • Vedrete che la pasta non legherá benissimo, tenderá a stracciarsi, farete un po'fatica a formare i taralli, ma non fa niente, verranno più buoni😉 Se proprio l'impasgo non si lavora, aggiungete vino
  • Formate i taralli



  • Preparate una pentola con acqua e sale e portate a bollore
  • Cuoceteci i taralli e quando salgono a galla toglieteli e metteteli in una teglia con carta forno
  • Fate riposare possibilmente tutta la notte e infornateli ai soliti 180° per circa mezz'ora, ma molto dipenderá dal forno e da quanto gli avrete fatti grandi



Intorchiate, biscotti con mandorle
  • Fate lo stesso impasto dei taralli aggiungendo però 2 cucchiai di zucchero
  • Fate con la pasta dei filoncini e intrecciate i biscotti come vedete sopra. 
  • Completateli con le mandorle e passateli nello zucchero
  • In forno a 180°



Sbirciando in rete ho trovato per questi biscotri ricette che a me sembrano assurde, con margarina e tantissimo zucchero. Per me non va bene. Ho sempre saputo che si fanno con la pasta dei taralli e la decorazione finale. Inoltre, così sono anche più buoni.
       Con la farina 1 li ho trovati particolarmente gustosi, ma io sono di parte perchè la uso ovunque visto che mi piace il gusto rustico del semi integrale 😀

N.B: Il bicarbonato permette di avere un prodotto più friabile, ma non è obbligatorio. Alcuni, per ottenere questo effetto, usano poco lievito di birra

          Felice serata e alla prossima!

martedì 14 novembre 2017

Pastiera senza grano di Aida


    Appena ho visto questo bellissimo dolce ho deciso di farlo! Aveva tutto ciò che può piacermi: ricotta, canditi, pasta frolla.. L'ho visto qui, il blog degli accademici è sempre una garanzia 😉 e vi consiglio di andarci a dare un'occhiata perché c'é una bella storia da leggere, un vecchio quaderno di ricette da spulciare, una tavola imbandita da osservare!



Riporto la ricetta com'é scritta su AAA, poi vi dirò gli errori da non fare

Pastiera senza grano di Aida
Pasta frolla: impastare 150g di di burro con due cucchiaiate e mezzo di zucchero a velo, poi aggiungete 75g di farina00 e 75g di maizena. Aggiungete la raschiatura di un limone. Fate una palla di pasta e lasciatela riposare al fresco.

Crema pasticcera: con due cucchiaiate di zucchero in polvere, due rossi d'uovo, un cucchiaio colmo di farina, un bicchiere di latte.

Composto di ricotta. Montare 300g di ricotta, tre rossi d'uovo, tre cucchiai di zucchero in polvere.

Unire ricotta e crema pasticcera fredda, tre cucchiaiate tra cedro scorza d'arancia canditi e tritati, e tre chiare montate a neve.

Rivestire una teglia di 22cm con un guscio di pasta frolla.
Versarvi il composto di ricotta e crema e decorare con strisce di pasta frolla. In forno a 180° per 45' circa


     Il dolce é squisito e sicuramente da rifare, ma io ho fatto un errore inenarrabile che vi invito a non ripetere: ho rivestito lo stampo con carta forno! Credo che la carta bagnata abbia impedito al dolce di asciugarsi per bene così, quando l'ho tirato fuori dalla teglia, ha decisamente ceduto 😯😯


Con una frolla così burrosa e senza uno stampo apribile di 22 cm, non ho voluto rischiare di dover capovolgere la crostata, ma la soluzione è stata peggiore del problema 😊 Sono quindi costretta a rifarla per poter degnamente apprezzare 😀

         Buona notte a chiunque pasi di qui !!

domenica 12 novembre 2017

Torta di carote

    Piccolo, piccolissimo post, per ricordarvi questo dolce!

Ad oggi rimane la torta di carote che preferisco, un po'compatta, umida e scioglievole in bocca 😉 La trovate qui!



         Ottima col caffè. Buona Domenica!

sabato 11 novembre 2017

Emma, di Jane Austen

Se per caso non lo avevate capito, per tutta l'estate non ho fatto altro che leggere Jane Austen (però sono in ritardo con le pubblicazioni 😌) !! Emma è il suo quarto libro e, dopo la serietà di Mansfield Park, l'autrice torna ad una scrittura più briosa.

Emma è ricca, intelligente e vive col padre senza alcuna intenzione di sposarsi poichè non vi è a Highbury non vi è nessun uomo degno dei suoi meriti e della sua posizione sociale ed economica. E' circondata da amici fedele e, dopo aver favorito il matrimonio della sua governante col signor Weston, si convince che quella di combinare matrimoni è la sua vocazione inespressa.
     Ecco allora che, quando conosce la signorina Harriet, la dissuade prima dallo sposare un giovane che non ritiene alla sua altezza, poi la convince dell'amore i un altro, poi.... Insomma, gli errori in cui si imbatte Emma Woodhouse in questo arguto romanzo sono molteplici e la sua mente crea mondi inesistenti. 

      Questo libro è geniale! Jane Austen, ancor più che nei precedenti, individua gli errori in cui prolifica la mente umana una volta che si è convinta di qualcosa. Emma crede di interpretare i segni nel modo più appropriato, crede di aver interpretato uno sguardo o un fatto nel modo giusto ma si ritroverà, in varie parti del romanzo, ad aver torto.

     Il pensare e il congetturare di Emma sono stati definiti un assolo e davvero trovo che sia un termine molto appropriato. Ma i suoi mondi immaginari vengono pian piano distrutti dalla realtà dei fatti e lei si troverà a dover fare i conti con la stoltezza della sua mente, col problema di giudicare troppo facilmente.



   Questo romanzo evidenzia quanto l'autrice abbia capito la finitezza della mente umana che permette a ognuno di noi di creare mondi paralleli (?) e di convincersi della loro esistenza. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire, ma sarà bene aspettare il Dr. Freud e successivi. 

   Un'altra novità di questo romanzo è il ruolo del signor Knightley. La signorina Woodhouse si scoprirà innamorata di lui solo alla fine del romanzo, ma nel frattempo il gentiluomo sarà una specie di alter-ego, colui che le farà notare i sui errori, rimproverandola spesso per le sue azioni e i suoi pensieri sbagliati. Per la prima volta, nei romanzi della Austen, la verità e il buon senso sono custoditi da un uomo e ad Emma non resterà che prenderne atto 😃

   A questo proposito mi viene in mente un pensiero. I romanzi di Jane Austen hanno tutti, come conclusione, la felicità trovata nel matrimonio, nell'amore. Qui è palese quanto l'amore sia inteso come completezza, far parte della vita di una persona che ci arricchisce. Mr. Knightley rimprovera, corregge, è l'unico adatto ad Emma per patrimonio e cultura. L'innamoramento completa le persone e tutti ne siamo consapevoli, ma non lo riconosciamo o lo evitiamo. Ed ecco che arriva Jane Austen, da 200 anni addietro, a ricordarcelo coi sui romanzi e noi non possiamo far altro che ringraziarla

venerdì 10 novembre 2017

"Frittata" di mele



Devo assolutamente pubblicare questa ricetta prima che dimentichi come l'ho fatta! Non ho inventato niente, un procedimento che troviamo in molti dolci della tradizione contadina e che spesso vedo anche su qualche filmato in internet 😉 Però io non ho usato zuccheroma una prelibatezza! Seguitemi..


  • Fate saltare in padella 2 o 3 mele a pezzetti (dipende dalla grandezza) con qualche pezzetto di burro e la scorza grattugiata di un limone
  • Fate dorare il tutto e aggiungete 3 cucchiaiate di miele di mele (se non lo avete andate di zucchero, ma è lui che ha fatto la differenza 😉)



  • Preparate una pastella con 2 uova, 4 cucchiai di farina, un altro cucchiaio di miele e, se necessario un po'di latte. Completare con una puntina di lievito per dolci
  • Versare la pastella sulle mele caramellate, mescolare bene e incoperchiare. Abbassare la fiamma al minimo
  • Dopo pochi minuti il dolce sará rassodato. Girarlo per dorarlo dall'altra parte et voilá





Spolverare di zucchero a velo e servire!

Molto buono, molto veloce 😉

mercoledì 8 novembre 2017

Gnocchetti alle vongole

Mai avrei pensate di preparare gli gnocchi con le vongole, eppure l'ho fatto! Complice uno dei soliti programmi con cibo americano in cui si vedono cose impensabili 😀 Però questo piatto non è strano e molto buono 😉
      Lo sapete vero che  nel sud degli USA, simprepara la zuppa di vongole? È un piatto che noi non potremmo fare mai perchè le vongole che usano usano sono molto più grandi delle nostre (o semplicemente le pescano quando sono "adulte").. comunque credo sia proprio una qualitá diversa dalle nostre 😐😐😐



Fatto sta che in TV ho visto preparare una bella zuppa di vongole, con tutte le sue verdurine e un bel condimento e alla fine lo chef l'ha completata con questi gnocchi. Io, non potendo fare la zuppa, ho semplicemente aperto le vongole in padella e ci ho saltato gli gnocchi 😉 Ma ora vi spiego meglio!



Vongole e Gnocchi per 2 persone

  • Lessate 1 patata grande o 2 piccole
  • Schiacciate la patata, unite alla purea un ovetto, un pizzico di curcuma e un po'  di erba cipollina tagliuzzata. 
  • Impastate delicatamente questi ingredienti e completata con poca farina, il tutto deve rimanere morbido
  • Con le mani infarinate compattate la pasta (come per gli scones) e tagliatela facendo degli gnocchi come quelli che vedete sopra
  • In una padella capiente soffriggete aglio, olio e peperoncino, tuffateci le vongole e, quando si saranno aperte unitevi un po' di panna per ottenere una crema e gli gnocchi lessati al momento
Buon appetito!

lunedì 6 novembre 2017

Castagnaccio

     Fatto circa un mese fa con la farina di castagne dell'anno scorso 😉. Bisogna consumarla per comprarne di più buona.


Non sono toscana quindi non sarà una versione canonica, ma buono! Usate le mandorle a pezzetti piuttosto che i pinoli perchè quelle abbondano in casa mia

Castagnaccio
300 g farina di castagne
500 ml fra acqua e latte
 1 cucchiaio miele di castagno
Pizzico sale
Una manciata di uvetta non necessariamente ammollata, ma lavata
Una manciata di pinoli, io mandorle tostate
Olio, rosmarino
  • Mescolare la farina con latte e acqua e far riposare mezz'ora, ma anche un'ora. Ciò permetterá ai liquidi di essere meglio assorbiti
  • Aggiungere il resto dei componenti e versare in una teglia da forno oliata in modo che il dolce (?) sia alto circa un dito
  • Cospargere con altra frutta secca, filo d'olio e rosmarino.
  • In forno fino a che compaiono le crepe, circa 40'



A me piace molto, in particolare con i salumi e vino rosso 😉

domenica 5 novembre 2017

La Prima Brioche


     Mi è semore piaciuto cucinare, osservare mia madre, cercare di ripetere quello che lei faceva e cercare di farlo da sola.  A circa 15 anni ho prodotto le mie prime crepes, chiusa in cucina, senza nessuno che mi consigliasse e intenta a non combinare pasticci 😀

       La passione per le brioches è arrivata subito dopo e con essa i primi mal riusciti esperimenti: non riuscivo a capire i tempi di lievitazione! Con questi panini ho iniziato a ingranare, ma dovevo ancora perfezionarmi.

 

La svolta ė arrivata tra i 20 e i 25 anni fa, quando frequentavo ancora l'Universitá e per distrarmi compravo giornali di cucina 😀😀. In un numero fantastico di Sale e Pepe c'era una lezione per preparare brioches, cornetti e girelle partendo da un impasto base! Ero entusiasta e cominciai ad applicarmi 😉

 


La svolta arrivò tra il 2002 e il 2003, quando mi iscrissi al forum de La cucina Italiana. La ricetta delle brioches di Elisabetta Cuomo era praticamente uguale a questa, ma lei spiegava così bene e io finalmente imparai 💖💖💖 Sempre grazie a lei e a Roberto Potito! Ricette molto simili a questa le trovate dappertutto e ognuno dice di averla inventata lui! Questa cosa mi fa molto ridere 😂😂😂, è semplicemente una ricetta di base, che viene bene e dæ soddisfazione, eccola!


Pasta Brioche
500 g farina 0
 2 uova
100 g zucchero
100 g burro
 20 g lievito di birra (anche 10 o 5, o 120 circa di lievito madre)
Latte necessario

  • Si tratta semplicemente di impastare e far lievitare. Meno lievito mettete e meglio è. Se la pasta lievita in frigo tanto di guadagnato!
  • Fate le forme che volete, fate lievitare e infornate
Nel pan brioche che vedete qui sopra ho sostituito metá quantitá di burro con olio di oliva ed eliminato un po'di zucchero per avere u  risultato più rustico.





Quelli qui sotto sono invece dei krapfen quadrati! Ehhh...si, non avevo di oirlare e arrotolare così ho steso un rettangolo e tagliato in 16 pezzi 😉



Buon Appetito e alla prossima!