In attesa di capire perché mi ostino a tenere aperto questo blog , nonostante ce ne siano migliaia in giro, mi accingo a proporvi una nuova ricetta. Non ho scritto per diversi mesi questo inverno e ho un po' di cose da pubblicare, ma fra un po' non credo scriverò più.... a che pro? Un pane o una fetta do torta in questo mare magnum della comunicazione non cambia la vita a nessuno e, tanto meno, a me.
Comunque, in attesa di prendere eventuali decisioni, vi parlo di questo pane fatto giá diverse volte e sempre con gli stessi ottimi risultati. Intanto é davvero molto buono... é morbido senza essere soffice... é rustico e con la crosta croccante. Mi è piaciuto molto, sono stata brava. Ho cercato nel web e ho trovato varie ricette, tutte con una quantitá abbondante di patate, mi sembrava strano e invece ci stanno benissimo. Io ho fatto la mia parte decidendo quali farine usare e anche perché ho impastato a mano circa 4 kg di impasto!!! A voi!
Pane con Patate e Semola
1 kg di papate lesse
1 kg di farina 0
1 kg semola rimacinata
acqua necessaria
sale
lievito da 10 a 20 g. O lievito madre o pasta di riporto. Chi é pratico potrá fare da sé
- Mettere in una ciotola capiente, o direttamente sulla spianatoia, le farine con le patate schiacciate. Sfregare con le mani in modo da far intridere le patate con le farine.
- Fare la fontana, cospargere una bella manciata di sale sul composto, mettere al centro il lievito e versarci un po' d'acqua
- Dopo aver fatto sciogliere il lievito con l'acqua, aggiungerne dell'altra e cominciare a impastare
- Non importa fare un impasto morbido, quindi non mettete troppa acqua, tanto ci penseranno le patate a dare morbidezza ;))
- Dopo aver impastato far puntare circa un'ora, arrotolare, dare la forma, mettere in una mega-ciotola e infilare in frigo
- Al mattino tirare fuori dal frigo, portare a temperatura per un paio d'ore e poi fare le forme. É consigliabile fare delle pieghe a distanza di mezz'ora le une dalle altre
- Formare il pane, mettere sulle teglie infarinate, coprire a campana e far lievitare. Infornare a 200°per circa un'ora
Qui sopra un pane é cotto, l'altro sta per essere infornato. Ho fatto anche una focaccia, ma tutte quelle patate per la focaccia non vanno bene, viene quasi dolce... ma noi mangiamo tutto :)))
Alla prossima e buon appetito!!
a volte, anzi spesso mi sono posta la stessa domanda anch'io: perchè?
RispondiEliminae la risposta che mi sono data è stato: per me
per me perchè mi fa sentire bene, ora che non ne sento più il fiato sul collo; per me per la voglia di condividere quello che pasticcio, sia che interessi a qualcuno sia no; per me per annotarmi gli esperimenti riusciti e averli sempre a portata di mano tempo con un click.
è vero, in questo mare magnum di foodblogger, un pane o una fetta di torta non cambia la vita a nessuno ma la differenza la fa l'affidabilità di chi scrive e la tua è fuori discussione :)
sai che ti dico: che una fetta di questo tuo splendido pane adesso a me farebbe la differenza e tanta. ha lo stesso identico aspetto di quello che trovavo dalla nonna la domenica quando ero bambina e di cui puntualmente volevo una bella fetta con il sugo che finiva di cuocere per il pranzo. stasera non mi hai regalato una ricetta, mi hai regalato un'emozione che vale molto molto di più
quando vuoi, come vuoi io spero di rileggerti ancora :)
un abbraccio, buona serata
Grazie federica, sei tu che mi hai messo di buon umore :))) e difatti se continuo é proprio perché lo faccio per me... poi si vedrá ;) Ti abbraccio
Eliminache morbidezza che bellezza, io penso che avrai fatto contente tutte le persone a te vicine, avere qualcuno che fa un pane cosi, che si impegna cosi e cosi bene è avere una fortuna in casa
RispondiEliminaGià: perché ??? Posso dirti il mio perché: per non " sedermi "; per continuare ad usare il cervello; per continuare a leggere i tanti libri
RispondiEliminadi cucina che ho, anche in tedesco, e trafficare quindi con vocabolari;
per oppormi con ricette che credo " serie " a certe " creazioni " che non stanno nè in cielo nè in terra, fatte con pressapochismo e faciloneria...
Ma soprattutto per tramandare certe tradizioni e far conoscere anche il passato: credo fermamente nell'importanza delle nostre radici...
Per piacere, continua perché hai tanto da insegnare.
Daniela, io non credo di poter insegnare chissæ cosa, di certo però sottoscrivo tutto quello che hai detto. In giro pwr il web c'é tanta di quella roba che gira la testa, ma alla fine sono sempre le stesse cose, sommerse da panna e con sapori tutti uguali. Un abbraccio
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina..."alla fine sono sempre le stesse cose, sommerse da panna e con sapori tutti uguali."
RispondiEliminaPura verità , purtroppo !
Cara Giulia,
RispondiEliminaho letto il tuo commento, volevo scriverti una mail, ma non sono riuscita a trovare il tuo indirizzo... per favore me lo potresti scrivere o qua o in un commento sul mio blog? grazie mille, mi farebbe piacere scambiare due parole con te!
Bacioni ka'